Non ci vuole uno scienziato a capire la profonda contraddizione tra egalitè-fraternitè-libertè e i principi “scientifici “ dell’evoluzionismo che stanno alla base dell’idea di socialismo e comunismo da cui la crisi di queste ideologie insieme al progressismo cattol...ico ultimamente . Se l’uomo è nato da un'unica coppia umana,come sostiene la bibbia , circa 7000 anni fa , allora ci azzecca un principio di uguaglianza o di fraternità nel discorso politico e filosofico in quanto discendiamo da un'unica coppia e, quindi, discendiamo tutti dalla stessa SPECIE, da Eva !!! Ma come fanno questi pagani a sostenere la fratellanza se secondo la loro scienza l’uomo non discende da una sola coppia né da Adamo ed Eva ?
Possiamo dire che le razze sono le varie stirpi o famiglie di popoli che sono state caratterizzate da piccole specificità esteriori inconsistenti, dipendenti da luoghi geografici o da una comune discendenza genetica in cui le varie famiglie avevano all’origine un comune patriarca . Siamo uguali , quindi , perché, siamo fratelli , ovvero siamo fatti alla stessa maniera , nonostante le mille variazioni caratteriali delle razze nei vari territori; siamo uguali perché abbiamo progenitori comuni : ADAMO ed EVA .
Se invece l’uomo fosse spuntato come i funghi quà e là da materiale organico autonomo , diverso, vario per sapore e odore , secondo le condizioni meteorologiche e le condizioni climatiche dei vari microrganismi nelle varie pozzanghere del pianeta, e là fosse spuntata una coppia dal tallo degli alberi ( Virgilio) .
Se un moscerino monocellulare in una pozzanghera dell’equatore qui si è abbinato a un microrganismo pluricellulare , come sosteneva il padre del razzismo moderno, Voltaire , e là discendiamo da una eletta stirpe scimmiesca , allora non c’è nulla di uguale e di fraterno nell’uomo . Sono valide e giustificabili tutte le teorie razziali possibili e immaginabili senza che i sacerdoti dell’egualitarismo umanistico si strappino le vesti . Addio , quindi, a tutte le teorie umanitarie e umanistiche perché siamo diversi dall’origine in quanto uno discende dai microrganismi del serpente saettone e l’altro discende da quelli di una mosca bianca .
Come si fa poi a stracciarsi le vesti e a dire che c’è sovrappopolazione quando l ‘ Asia è vuota , l’Africa è vuota e le sue terre incolte ; il sud America e vuoto e le sue terre incolte , il nord America e il nord Europa è vuoto !! Chi ha stabilito ad esempio che l’Africa debba essere abitata solo da neri ? C’è per caso nella bibbia un piano diverso da quello della massoneria mondiale che non riesce più a dominare il pianeta e che per alleato fin a ieri aveva lo stesso Vaticano in questo progetto di paura per la sovrappopolazione ?
Discorso più complesso c’è da fare sul concetto di libertà …….
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Un breve passo da "La capanna e la vigna" di Ernst Junger
Il nucleo del darwinismo è una teoria della costruzione. Gli manca la capacità di cogliere quanto vi sia nelle piante di puramente antieconomico e irrazionale: il dispendio principesco, l'abondanza che tradisce intenzioni assai più significative della mera sussistenza e della competitività. Già solo la varietà innumerevole della specie è s...tupefacente; dovrebbero vincere infatti pochi modelli, semplici e collaudati, e spartirsi lo spazio a disposizione. Per non dire della bellezza, spreco inaudito in una materia effimera. Tutto ciò parla come un libro aperto; ma la conversazione con intelligenze prive del talento di innalzarsi al di sopra dell'elemento del tempo rimane infruttuosa. I milioni di anni cui fanno riferimento le teorie evolutive equivalgono ai milioni di anni luce dell'astronomia che è loro coordinata. Nella sostanza del minuscolo calice di un fiore, di un tremulo filamento, si cela un senso più elevato di quello dei processi e delle distanze enormi che isolano il cuore. Laddove si guarda all'arte come a una gara, presto s'arriva al logoramento delle idee, al trionfo degli imbonitori. Ma qui non vi sono che specie, nessuna concorrenza. E quanto maggiore sarà il vantaggio che lasceremo alle altre, tanto più certi saremo di riuscire a riprenderle."
Il nucleo del darwinismo è una teoria della costruzione. Gli manca la capacità di cogliere quanto vi sia nelle piante di puramente antieconomico e irrazionale: il dispendio principesco, l'abondanza che tradisce intenzioni assai più significative della mera sussistenza e della competitività. Già solo la varietà innumerevole della specie è s...tupefacente; dovrebbero vincere infatti pochi modelli, semplici e collaudati, e spartirsi lo spazio a disposizione. Per non dire della bellezza, spreco inaudito in una materia effimera. Tutto ciò parla come un libro aperto; ma la conversazione con intelligenze prive del talento di innalzarsi al di sopra dell'elemento del tempo rimane infruttuosa. I milioni di anni cui fanno riferimento le teorie evolutive equivalgono ai milioni di anni luce dell'astronomia che è loro coordinata. Nella sostanza del minuscolo calice di un fiore, di un tremulo filamento, si cela un senso più elevato di quello dei processi e delle distanze enormi che isolano il cuore. Laddove si guarda all'arte come a una gara, presto s'arriva al logoramento delle idee, al trionfo degli imbonitori. Ma qui non vi sono che specie, nessuna concorrenza. E quanto maggiore sarà il vantaggio che lasceremo alle altre, tanto più certi saremo di riuscire a riprenderle."
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